Gli elementi di connessione tra i due materiali – legno e calcestruzzo – giocano ruolo primario nel miglioramento delle performance strutturali.
Al giorno d’oggi gli edifici realizzati con struttura portante in legno non sono più considerati nicchia di mercato bensì un segmento dell’edilizia in costante crescita: è dimostrato il trend positivo che negli ultimi anni ha registrato un incremento del +7,7% raggiungendo l’8,4% del mercato europeo (dati FederlegnoArredo). Inoltre, grazie ad una serie di vantaggiose caratteristiche tecniche ed importanti agevolazioni fiscali è prevista un’ulteriore crescita di questo settore del mercato edilizio. Infatti, le costruzioni in legno si stanno distinguendo per le loro ottime performance in termini di isolamento termico e soprattutto, grazie all’eccellente rapporto tra leggerezza e resistenza, forniscono ottime prestazioni nei confronti delle azioni sismiche.
Come detto sopra le costruzioni realizzate interamente in legno stanno guadagnando quote di mercato, ma al momento il legno è principalmente presente nelle strutture per quanto riguarda la realizzazione delle coperture e degli orizzontamenti interni, anche in edifici con struttura portante in calcestruzzo e/o muratura. Proprio per questi ultimi la presenza di solai costituiti da travi in legno massiccio e completati da tavolati semplici è una pratica costruttiva utilizzata già da decenni, se non secoli (negli edifici storici).
In seguito alle nuove restrizioni fornite dalle normative in materia di costruzioni è spesso necessario intervenire su realizzazioni esistenti di solai di in legno mediante il getto di una cappa in calcestruzzo resa collaborante mediante idonei connettori per realizzare le cosiddette strutture miste legno-calcestruzzo.
Tale tecnica è inoltre utilizzata anche nelle nuove costruzioni per realizzare solai con travi a vista, e quindi di ottimo pregio estetico, ma con elevato rapporto tra capacità di carico e leggerezza strutturale grazie alla soletta in calcestruzzo soprastante. Un ulteriore aspetto è data dalla ottima capacità di isolamento acustico e termico.
Gli elementi di connessione tra i due materiali – legno e calcestruzzo – giocano ruolo primario nel miglioramento delle performance strutturali. Tant’è che un grado di collaborazione efficace tra la trave in legno e la soletta in calcestruzzo permetter di:
Dopo aver ampliato e per completare la gamma “fischer Wood connector”, fischer Italia ha intrapreso una collaborazione con il mondo accademico, che ha portato allo sviluppo del connettore fischer CSC 45, un nuovo prodotto sviluppato e testato in collaborazione con l’Ing. Luca Marchi dell’Università degli Studi di Padova – Dipartimento “ICEA” e Laboratorio “Materiali da Costruzione”. Esso completa l’attuale gamma di viti per costruzioni in legno fischer Powerfast accoppiando ad esse un elemento in materiale termoplastico, ossia Nylon 6 rinforzato con fibra di vetro (ben noto per essere utilizzato nel cono distanziatore dell’ancorante fischer Thermax®) che ne migliora ulteriormente le prestazioni complessive e facilita la fase di installazione delle viti per la realizzazione di solai collaboranti legno-calcestruzzo. Grazie alla sua geometria di sottosquadro studiata per ottimizzare la resistenza a trazione delle viti Ø8mm inclinate a 45° e quella a compressione del connettore in nylon, tale applicazione ottimizza la resistenza agli sforzi taglianti che si generano nell’interfaccia tra la trave in legno e la soletta in calcestruzzo.
L’impiego delle viti quale metodo di connessione tra legno e calcestruzzo permette di sfruttare la resistenza a trazione delle viti di tipo moderne(ossia con diametro esterno del filetto pari al diametro nominale della vite) rispetto alla classica vite da legno “Tirafondo” DIN 571 . Lo schema seguente riassume in maniera chiara le differenze a seconda del tipo di sforzo sollecitante. Tuttavia, il connettore fischer CSC45 è nato dall’esigenza di migliorare le fase di installazione nella trave in legno oltre all’aumento della resistenza a taglio della connessione. In seguito all’installazione delle viti in alcuni cantieri si sono rese evidenti alcune problematiche tra le quali: inclinazione non sempre corretta, errata profondità di inserimento nel legno e nel calcestruzzo, spaziatura non corretta. Tali complicazioni portano alla diminuzione della resistenza della connessione anche sino al 40% (nel caso di vite inserita in verticale, ossia ad inclinazione nulla).
Le principali caratteristiche del connettore fischer CSC45:
Per soddisfare l’esigenza del mercato si è cercato di favorire tutti gli interpreti richiamati in tali lavorazioni:
Il connettore fischer CSC 45 è realizzato in poliammide 6 rinforzato al 50% con fibre di vetro tali da garantire valori di resistenza a rottura di oltre 160 MPa. Le viti fischer powerfast e powerfull in acciaio al carbonio zincate a freddo con diametro nominale pari ad 8mm offrono il miglior rapporto qualità/prezzo per questo tipo di applicazioni e sono coperte da marcatura CE (ETA). La lunghezza di 160 mm consente l’impiego del connettore anche su travi in legno molto snelle, ed anche con presenza di tavolati di interposizione.
Dimensione: | Valore: |
Ingombro massimo b: | 75mm |
Ingombro l: | 57mm |
Altezza h: | 25mm |
Profondità di penetrazione nella trave T1: |
94mm |
Altezza denti s: | 11mm |
Ampiezza cava a1: | 12mm |
Interasse viti a2: | 40mm |
Le dimensioni complessive sono tali da rispettare i requisiti minimi di installazione previsti dalle normative vigenti in materia di edilizia.
Il connettore per fischer CSC45 va a completare la gamma di prodotti fischer per la carpenteria legno quali: viti da costruzione a filetto parziale e totale, nastri chiodati e staffe per il collegamento degli elementi in legno, staffe per l’ancoraggio alla fondazione in calcestruzzo delle strutture in legno